Gloria Guida, l’icona sexy degli anni ‘70

Quando internet ancora non esisteva, la fruizione dei contenuti cinematografici passava, essenzialmente, tramite due filoni: le sale cinematografiche e la televisione. Quest’ultima, ad onor del vero, esplose di fatto solo negli anni ‘80, quando entrò massicciamente nelle case degli italiani e non era solo ad appannaggio delle classi sociali più abbienti.

Fino agli anni’70, quindi, il cinema rappresentava il luogo principale, per alcuni l’unico, dove poter ammirare attori e attrici, sognare davanti al grande schermo e rilassarsi in particolar modo nel fine settimana, quando le sale venivano frequentate massicciamente dal popolo italiano. In quel periodo, un genere, più d’altri, conquistò la ribalta dal pubblico italiano, anche se considerato di “Serie B” da una parte della critica: la commedia sexy all’italiana.

Il successo della commedia sexy all’italiana

L’eros, d’altro canto, è un fattore che fa parte del DNA degli italiani, popolo tra i più fedifraghi al mondo, che oggi possono contare sulle migliaia di opportunità offerte della rete, come visualizzare contenuti per adulti o effettuare facilmente incontri roma e in altre città italiane, mentre un tempo potevano vedere pellicole a sfondo erotico solo al cinema o, in sparuti casi, sul piccolo schermo.

Un genere, la commedia sexy all’italiana,  totalmente rivalutato dalla stessa critica che, ai tempi, lo stroncò senza alcuna remora. Un processo di rivalutazione  che passò anche da Quentin Tarantino, che negli anni ‘90 dichiarò di essere un cultore di questo genere, citando anche alcuni protagonisti di quelle pellicole.

Un ruolo fondamentale nel successo di quei film va ascritto alla straordinaria bellezza delle interpreti, diventate delle vere icone amate e venerate anche a distanza di oltre quarant’anni. Tra queste, un ruolo particolare lo merita Gloria Guida, spesso contrapposta ad un’altra donna di grande fascino ed eleganza di quell’epoca come Edwige Fenech.

Dopo aver intrapreso la carriera di cantante ancora minorenne, con successi alterni a causa della società fin troppo perbenista di quell’epoca, Gloria Guida debuttò sul grande schermo nel 1974 con il film “La ragazzina”. Il grande successo, però, lo ottenne l’anno successivo nella pellicola “La liceale”, dove la bellissima attrice trentina si trovava alla prese con le avances di studenti, bidelli e professori.

Gloria Guida, un’attrice dalle grandi doti interpretative

Un ruolo, quella della studentessa del liceo, che ha segnato profondamente la carriera cinematografica di Gloria, che interpreta quel ruolo anche in numerosi sequel con un forte riscontro positivo da parte del pubblico nelle sale cinematografiche. Il successo della Guida, però, non fu circoscritto solo al ruolo della studentessa.

Ella, infatti, dimostrò tutta la sua carica erotica, sempre di gran classe e mai banale o scurrile, nel ruolo dell’infermiera, diventando, anche in questo caso, un’autentica icona per i tanti uomini che la sognavano ad occhi aperti in una sala cinematografica. Nella seconda metà degli anni ‘70, Gloria Guida ha recitato in svariate altre pellicole dimostrando di non essere “solo” un’icona sexy.

In alcuni film, infatti, dimostrò di essere un’attrice dalle grandi doti interpretative, che non poteva essere ricondotta, molto banalmente, ad una semplice icona della bellezza italiana, anche se oggi, ad onor del vero, viene ricordato per i ruoli di liceale o infermiera sexy. La Guida si è dimostrata anche un’ottima interprete teatrale, dove ebbe modo di conoscere la persona che, da quarant’anni a questa parte, è diventato il compagno di vita: Johnny Dorelli.

Dopo quasi trent’anni di ritiro dalle scene, l’attrice trentina è tornata nuovamente in televisione nel corso degli anni ‘10 del nuovo millennio, alla guida di alcuni programmi o come guest star di talent show. E ancora, oggi, a distanza di oltre quarant’anni, restiamo tutti a bocca aperta dinanzi al fascino e alla bellezza di una donna che sembra aver fatto una sorta di “patto col diavolo”, affascinante e seducente anche superata la fatidica soglia dei 60 anni d’età.

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